13 maggio 2020

Imola e il ricordo del 13 maggio 1944 di Andrea Bandini e Cidra.

13 maggio 1944... Era una calda giornata di maggio e l'allarme aereo si fece sentire alla mattina prima delle 11, e come al solito uscimmo di casa per andare verso il centro, noi che ci trovavamo in Viale Galvani a 200 metri dalla Ferrovia e dalla Cogne e dall'Orsa. Poi dopo il passaggio di una serie di "fortezze volanti" che andavano verso il nord venne il cessato allarme. Alle 14,30 nuovo allarme aereo e questa volta si fa sul serio in quanto gli aerei volteggiano in formazione sopra la Scuola Agraria e improvvisamente dall'aereo di testa scatta un fumogeno bianco: è il segnale dell'inizio del bombardamento. Arrivo a fatica in Via Aspromonte nell'orto della "Pozza" quando i sibili alternati agli scoppi mi fanno capire che ci saranno lutti e rovine. Si alza il fumo nero e l'acre odore che impregna l'aria con i fili della luce a terra e con la paura che ci opprime... Alla fine case distrutte o danneggiate e 53 morti con oltre 60 feriti... 
(Andrea Bandini. "Per non dimenticare Imola 1939/1945")

Il 13 maggio 1944 la Città di Imola subì la prima incursione aerea alleata. Le "fortezze volanti B24", partite dalla Puglia, sganciarono sulla città 300 bombe da 240 chilogrammi.
Da questa data e fino all'aprile del 1945 si verificano 150 incursioni aeree che in totale sganciarono 1.700 bombe, di cui 200 incendiarie. La pioggia di fuoco provoca la morte di 218 persone e 400 feriti.

"Dal 1943 al 1945 la città è occupata dai tedeschi e la guerra entra prepotentemente nella vita degli imolesi: le forze alleate anglo-americane , bombardano e cannoneggiano strade, ponti e snodi ferroviari, distruggendo case, mettendo in fuga intere famiglie e provocando la morte di molti civili. A difesa delle incursioni aeree vengono allestiti dal Comune dei rifugi anticrollo in diversi punti della città: sono costruiti in mattoni, interrati con soprastrato di terra e muniti di sfiatatoi" (Cidra Imola)
Angelo Gentilini, da info Cidra Imola e Prof. Andrea Bandini.