Da una settimana si è diffusa la notizia: "il Giro d' Italia 2015 di ciclismo farà tappa ad Imola". Venerdi 15 maggio ci sarà, con il passaggio sui Tre Monti, l'arrivo di una tappa all'interno dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari. Sabato 16 maggio, sarà sempre la struttura imolese il centro di tutte le operazioni di partenza della tappa del giorno. A seguire, l'assessore allo Sport del Comune di Imola, Davide Tronconi, chiarisce: "L'iniziativa va ancora ragionata. E' stato fatto solo un incontro interlocutorio, dopo il quale ci siamo lasciati con una stretta di mano e niente di più. Non abbiamo nemmeno chiuso la proposta, figuriamoci se iniziamo già a parlare di date". Il doveroso chiarimento lascia la porta aperta alla trattativa di una importante iniziativa che per Imola può essere una grande opportunità e vanno valutati, nel contempo, con molta attenzione anche i relativi costi di tutta l'operazione. Speriamo bene, anche per tenere attivo il filo conduttore con il ciclismo che alla nostra città ha dato tanto, vedi ad esempio, le tante edizioni della Coppa Placci, il grande Diego Ronchini tricolore tra i professionisti nel 59 e Roberto Pelliconi due volte tricolore 85/88 tra i dilettanti. E basta ritornare al 1968, quando il circuito dei Tre Monti fu il teatro dove si involò Felice Gimondi che vinse il Giro di Romagna, e vestì la maglia tricolore, perchè era valevole come Campionato Italiano. Poi il grande mondiale 68, tutto sui Tre Monti, di Vittorio Adorni e direi di tutta la nazionale italiana. Ricordo benissimo le due corse perchè andai a vederle con i miei genitori, con la postazione fissa in cima al primo strappo duro dei Tre Monti, o strappo della piscina. Come ricordo bene il Campionato Italiano 1988, vinto da Pierino Gavazzi, sempre all'autodromo e con i Tre Monti. Ora leggendo i giornali locali mi si accende la lampadina sulle mie passate esperienze, come la conoscenza con Roberto Pagnin nel 1981, lui al primo anno ed io all'ultimo tra i dilettanti, che poi vinse ad Imola una tappa del Giro d'Italia 1992. Altri bei momenti ciclistici sono legati agli anni 90 quando, in qualità di
Direttore Sportivo Allenatore, ogni anno avevo dei corridori nel giro azzurro delle nazionali dilettanti Juniores , con all'attivo anche alcune partecipazioni a mondiali pista e strada. Perciò ho conosciuto tutti quelli che poi sono stati il futuro, con diversi ancora parte attiva del ciclismo italiano, come Pippo Pozzato, vincitore ad Imola del Campionato Italiano 2009, e Damiano Cunego che si classificò secondo. Infine si legge che si sta pensando ad Imola e al suo autodromo come naturale location per festeggiare, nel 2018, il 50° anniversario dell'iride di Vittorio Adorni. Considerato che le condizioni logistiche, tecniche, ricettive, sono al meglio, sarebbe veramente una gran bella cosa, per il territorio e oltre, se si riuscisse a riorganizzare un altro Mondiale di Ciclismo su Strada sullo storico circuito dei Tre Monti.
Angelo Gentilini