26 aprile 2012

" IMU " e " IMU Bis "

Il Decreto legge per le semplificazioni fiscali ha avuto il via libera alla Camera ed è tornato al Senato per l'approvazione definitiva. La scadenza è il primo maggio. L'IMU ha subito nuove modifiche senza però ribilanciamento verso i grandi patrimoni e senza forme di tutela verso le famiglie con redditi bassi.

Nel caso, ad esempio, di famiglie che hanno acquistato la propria abitazione contraendo un mutuo, risultano aumentate quelle con forte difficoltà nel pagare le rate, dal 10,5% nel 2011 al 22,6% del 2012. Più in generale sono aumentate notevolmente le famiglie che dichiarano difficoltà a causa dell’aumento delle tasse e delle spese fisse: a giugno erano il 25%, oggi risultano il 41%. (Fonte: Censis 2012).

Né sono state recepite le richieste avanzate anche dalla CGIL in direzione di una modularità dell'imposta in grado di incidere positivamente nel mercato locativo.

La casa risulta la fonte maggiore di prelievo della Manovra: dei 25,4 milioni di euro di maggiori entrate tributarie previste per il 2012, 10,66 derivano dall'IMU (5,90 dalle accise e 3,28 dagli aumenti IVA. 2,21 dalle addizionali regionali IRPEF)

Nella Manovra, peraltro, è bene sottolineare che le nuove risorse vengono reperite soprattutto sul fronte delle entrate (quasi completamente tributarie) che incidono per l’85% nel 2012, riducendosi al 79% nel 2013 e al 74% nel 2014.

In una situazione in cui il maggior onere è a carico dei cittadini, in misura insostenibile per quelli con redditi bassi, oltre all'IMU c'è il rischio che le famiglie possano essere colpite anche da un'altra imposta sulla casa: il decreto di semplificazione fiscale prevede, infatti, tra le modifiche introdotte nel passaggio alla Camera, la possibilità di adottare una nuova “tassa di scopo” per finanziare opere pubbliche.

La tassa, istituita nel 2006 dal l governo Prodi con la Finanziaria per 2007, ampliata dal governo Berlusconi, riaggiornata dall'esecutivo Monti, ha ora la stessa base imponibile e di calcolo dell'IMU (quindi aumentata rispetto alla precedente che aveva come base di calcolo l'ICI), è applicabile per il doppio del tempo (fino a 10 anni rispetto ai 5 precedentemente previsti), una previsione di finanziamento del 100% delle opere (prima il 30%) ed è estesa anche alle prime case. I Comuni hanno la facoltà di scegliere aliquota e tempi di imposizione e di emettere il regolamento che disciplina l'imposta.

Sebbene la tassa già esistesse, la sua conferma e il suo ampliamento (che ne aumenta l'importo, la durata e, come detto,l'applicabilità anche alle prime case) è particolarmente gravoso per i redditi dei cittadini che fanno i conti con nuove imposte e rincari iniqui e spesso insostenibili.

A questo proposito il Presidente dell'ANCI, Delrio, ha dichiarato che I Comuni non chiederanno nuove tasse: considerazione di per sé apprezzabile, che tuttavia non cancella il rilancio di un provvedimento che deve essere riconsiderato e rivisto, prorprio alla luce della tassazione, sulla casa già aumentata, secondo le stime, di circa il 200%).

Modifiche dell'IMU rispetto al testo precedente:

- L'IMU sulla prima casa potrà essere pagate in tre rate (giugno, settembre, dicembre) o in due rate (giugno e dicembre), di cui la prima in misura pari al 50% dell'imposta calcolata applicando l'aliquota base e le detrazioni previste per la prima casa e i figli; la seconda a saldo dell'imposta complessivamente dovuta per l'intero anno con conguaglio sulla prima rata.

- Gli anziani o disabili che vivono in case di cura o istituti sanitari, se proprietari di casa, potranno pagare l'IMU con l'aliquota agevolata per l'abitazione principale se il Comune si sarà carico anche del mancato gettito statale, cioè del 100% dell'agevolazione.

- Le agevolazioni previste per l'IMu sulla prima casa si applicano per un solo immobile. I

- Pagamento. L'IMU potrà essere pagata anche mediante bollettino postale e non solo attraverso l'F24, ma solo dal primo dicembre prossimo.

- Per i coniugi separati, paga l'imposta chi abita nell'immobile, anche se non è proprietario, ma gli è stato assegnato dal giudice.

- Esenzione IRPEF, IRES, IVA per i redditi derivanti dagli immobili colpiti dal sisma dell'Aquila, purchè distrutti o oggetto di ordinanze di sgombero.

- Affitti a cedolare secca. Sui contratti di locazione aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo, qualora assoggettati alla cedolare secca, non si applica l'imposta di bollo sulle ricevute relative al pagamento del canone ed alla fideiussione prestata in favore del conduttore.

da INTRANET Cgil.it Laura Mariani