15 luglio 2009

Contratto Solidarietà in Finlane


dal "Sabato Sera" del 11 luglio 2009

MIO COMMENTO PERSONALE
Fermo restando la preoccupazione per l'avanzare della crisi e della recessione economica mondiale, penso che alla Finlane-Cognetex di Imola si sia prodotto un buon accordo tra azienda e sindacati.
Evidenzio alcuni passaggi: in premessa è positivo il riconoscimento che il percorso avviato in precedenza, dopo anni di lotta, stava trovando i giusti equilibri. Ma il propagarsi della profonda crisi economica internazionale si riflette pesantemente anche su Finlane-Cognetex.
A sostegno della nuova problematica produttiva-occupazionale, si è preferito seguire la strada del Contratto di Solidarietà, per salvaguardare il complesso delle professionalità aziendali, per suddividere equamente tra tutti i dipendenti il disagio economico e per non lasciare indietro nessuno si è ricercata la soluzione migliore per il rinnovo di tutti i contratti a tempo determinato e interinali.
Altro elemento positivo di questo accordo è il tetto temporale per garantire il mantenimento della media in percentuale tra le ore lavorate e le ore di solidarietà.
Ricondurre il tutto in un periodo trimestrale, rassicura i lavoratori/trici sulla reale tenuta del potere economico dello stipendio, che nei peggiori dei casi sarà all'82-83% della retribuzione media.
Ovviamente si effettueranno verifiche ed incontri tra le parti per una buona gestione tecnica-solidale-partecipativa dell'accordo.
La "Cognetex" è rimasta una modesta realtà produttiva, considerando il passato, ma noi vecchi dipendenti cerchiamo di mantenere viva quella identità sindacale che ha fatto storia e scuola nel nostro territorio; difatti sono serviti diversi incontri di trattativa e due assemblee con i lavoratori/trici per trovare la soluzione più equilibrata possibile.
Ricordo che ha un grande valore umano-sindacale anche l'ordine del giorno a sostegno della vertenza FIAT-CNH, proposto dalle RSU e approvato dall'assemblea dei lavoratori/trici Cognetex.
"La storia insegna e noi non ci dimentichiamo" che l'unità tra i lavoratori è stato, ed è, un valore fermo e condiviso che si deve cementare nelle difficoltà.
Un forte abbraccio.
Angelo Gentilini