08 febbraio 2020

Caroli Daniele una vita da ciclista, di Giancarlo Fantinelli.


"Non è mai facile tracciare la storia di un atleta del calibro del Nostro Ciclista ma, in questo momento storico, ritengo opportuno dedicare una riflessione alle sue imprese e, con queste poche righe, tenterò, nei limiti del possibile, di ricostruire un quadro storico, sportivo e sentimentale che possa rendere ragione del personaggio" - Giancarlo Fantinelli -

Daniele Caroli, attività agonistica dal settembre 1972, al settembre 1991: 
71 vittorie, di cui 6 da professionista, e oltre 150 piazzamenti nei primi 5 classificati.
Altre info: tuttobiciweb.it/faenza-daniele-caroli- // wikipedia.org/Daniele_Caroli 
Info sul libro: www.lafeltrinelli.it/libri/giancarlo-fantinelli/caroli-daniele-una-vita-ciclista 

"Correva l'anno 1979 in cui io dopo che avevo gareggiato alcuni anni, con buoni risultati, nelle Categoria A dei cicloamatori con la S.C. Nuova Moga di Imola, avendo accettato la proposta del Direttore Sportivo Allenatore, Giovanni Rivalta "Barone", di tesserarmi nella Fiori Coma di Faenza, mi ritrovai a correre tra i Dilettanti FCI di 2' Cat. Di solito mi allenavo con il gruppo dei Dilettanti e Juniores della zona, che al tempo erano abbastanza numerosi e talentuosi, e arrivò il giorno in cui si andò, per la prima volta, incontro a Daniele Caroli, che nel 1979 vestiva i colori del super squadrone lombardo 'Ceramiche Abetone', e aveva gia vinto la classica di apertura Coppa San Geo. Passati pochi kilometri dall' incontro con Daniele, che non conoscevo più di tanto, io incappaii in una foratura. I leader del gruppo dissero di cambiare il tubolare e che mi avrebbero aspettato, ma io non essendo ancora inserito a pieno titolo nell'ambiente dei Dilettanti non ero molto sicuro che succedesse. Mentre ero intento nel cambio del tubolare, vidi arrivare Daniele Caroli e ne restai sorpreso, perchè era il corridore più forte e che conoscevo di meno, perciò gli chiesi perchè era ritornato indietro, e lui mi disse: "Mi sono reso conto che non avevano tanta voglia di aspettarti e allora ho pensato di tornare indietro a prenderti, così vedrai che rallentano e si continua l'allenamento insieme." In quel momento ho capito che Daniele non era solo un campione del ciclismo, ma anche un uomo con uno spessore e rispetto umano superiore ad altri e da lì diventammo amici. In questo contesto di reciproca stima e amicizia rientrò anche la scelta del 1992, quando mi chiamò a collaborare con lui, come suo vice Direttore Sportivo, nella gestione tecnica della squadra Dilettanti 1'/2' categoria della S.C. Rinascita Ravenna. Grazie Daniele."
Angelo Gentilini.