12 settembre 2019

Continua la mobilitazione dei sindacati pensionati.

Una manifestazione nazionale a Roma, per metà novembre, anticipata da un percorso di mobilitazione a livello territoriale per richiamare l’attenzione del governo su fisco, non autosufficienza e sanità. Lo hanno deciso gli esecutivi unitari dei sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil che si sono riuniti ieri (11 settembre) a Roma. "In particolare - sostengono i sindacati - c'è bisogno di sostenere la sanità pubblica e universale, invertendo la rotta con la politica dei tagli e dotandola delle risorse necessarie al suo rilancio. Così come non è più rinviabile la definizione di una legge nazionale sulla non autosufficienza, per affrontare quella che sta diventando a tutti gli effetti una vera e propria emergenza nazionale che riguarda milioni di anziani e le loro famiglie". C'è, infine, bisogno di tutelare i redditi da pensione, la maggior parte dei quali non arrivano ai mille euro al mese. "Riteniamo per questo indispensabile che la riduzione del carico fiscale, giusto e doveroso nei confronti dei lavoratori, sia esteso anche ai pensionati. Confidiamo - concludono Spi, Fnp e Uilp - che il governo sia di vera svolta, che si confronti nel merito con il sindacato e che si faccia carico di queste tematiche".
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Pensioni!  Le previsioni della Ragioneria generale dello Stato sulla spesa previdenziale italiana, come al solito secondo noi sovrastimate, non modificano un quadro complessivo che vedrà certamente nei prossimi anni un incremento della spesa, soprattutto per ragioni demografiche. Ciononostante il sistema è ampiamente in equilibrio e lo sarebbe ancor di più se si depurasse la spesa previdenziale da tutto ciò che previdenza non è. E soprattutto - spiega il segretario confederale Cgil Roberto Ghiselli che a Corso d’Italia segue i temi della previdenza - non si possono prendere a pretesto questi dati per bloccare quota 100, che si sta dimostrando ampiamente sottoutilizzata rispetto alle previsioni, come ampiamente previsto dalla Cgil. O per fare altri interventi restrittivi sulla previdenza che, al contrario, necessita di una vera riforma che superi l’impianto della legge Fornero che il precedente Governo ha lasciato inalterata.
(Roma, 11 settembre 2019 - Roberto Ghiselli, Cgil Nazionale)
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Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it  // www.spi.cgil.it // facebook.com/CGIL