26 aprile 2019

Imola: 29 aprile e 1° maggio di 75 anni fa.

Il 29 aprile 1944 viene organizzato uno sciopero da parte delle donne di Imola, che già da tempo erano impegnate in manifestazioni di protesta attraverso i GDD e che accompagnavano attivamente le lotte partigiane. Più di trecento donne di tutte le età si riversarono nella parte scoperta della piazza davanti il Municipio. Elessero una commissione fra quelle di loro con molta prole per esporre le richieste. Non trovando chi le ricevesse, insorsero con alte grida contro il commissario prefettizio, reclamando il pane e i grassi previsti dal razionamento e la fine della guerra. I militi della GNR di guardia al palazzo e quelli accorsi parvero incerti, poi uno di loro lasciò partire una raffica di mitra... i mitra aprirono il fuoco sulla massa. 
Due donne si abbatterono sul selciato: Maria Rosa Zanotti, vedova da diciotto mesi e madre di sei figli, spirò mentre la stavano portando in ospedale; Livia Venturini, moglie trentunenne di Livio Poletti, morì il 13 giugno dopo molto soffrire. La reazione dei lavoratori della COGNE ( come quella di tutti i lavoratori del territorio imolese) fu immediata e si concretizzò in un giorno di sciopero, il 1°maggio 1944. Alla COGNE di Imola, affrontando la minaccia delle armi delle SS presenti nella fabbrica, l'astensione dal lavoro iniziò alle 8 di mattina e si protrasse per l'intera giornata, fortunatamente senza tragici incidenti. In tante fabbriche e realtà produttive italiane, il 1° maggio del 1944, ci furono delle fermate dal lavoro e scioperi come azioni sovversive contro il regime fascista che aveva soppresso, a partire dal 1924, la Festa dei Lavoratori del 1°maggio, e lo sciopero della Cogne, per durata e partecipazione (2.300 dipendenti, di cui 700 donne), fu uno dei più significativi d' Italia. Anche la radio fascista fu costretta, pur falsando le cifre, ad ammettere il grave smacco: "La giornata del 1° maggio è trascorsa in Italia nella tranquillità più assoluta. Le sole astensioni dal lavoro sono state le seguenti: a Genova per 5 minuti 4.000 operai; a Reggio Emilia 300 operai; a Milano 260 operai; per alcune ore e precisamente dalle 9,15 alle 11,30 a Imola da parte di 1.100 operai". 
Un operaio della Cogne scrisse: “Ho vissuto nella giornata del 1° maggio 1944 momenti che non dimenticherò mai. Ho visto gli operai, e soprattutto i giovani, compatti e restare immobili con le braccia sul petto dinnanzi ai mitra degli aguzzini tedeschi e gridare in viso ai fascisti le loro giuste rivendicazioni. Le donne erano molto agitate gridando ad alta voce vendetta e i caporioni fascisti si sono resi ben conto dell' odio che per essi nutre l' operaio.”
Nella Baroncini, lavoratrice Cogne, raccontò: “La Zanotti cadde ai miei piedi... facemmo quel famoso 1° maggio alla Cogne e non lavorammo. Su ogni macchina avevamo messo i manifestini e fummo noi donne ad andare a fermare le macchine. Vennero quelli della GNR e le SS e ci spianarono contro i mitra e volevano farci lavorare a tutti i costi. E noi restammo là, tutte ferme. Io ero a sedere sulla macchina e non mi spostavo, con un mitra appoggiato alla schiena.” 
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Imola: cerimonia lunedì 29 aprile 2019... anpiimola.it/zanotti-venturini 2019 
Imola: mercoledì 1° maggio 2019...www.cgilimola.it // www.facebook.com/cgilimola 
Imola: giovedi 2 maggio 2019, ore 10, cerimonia al Monumento dei caduti Cogne.
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Angelo Gentilini, da: "Cogne Imola. Storia di un movimento operaio" - "Storiedimenticate.wordpress.com" - "...per essere libere..."