15 settembre 2016

La nuova proposta Cgil per creare lavoro.

PREMESSA: "Il carattere strutturale e di lungo periodo della crisi, la profonda depressione sociale ed economica che ancora attanaglia il Paese, richiedono una terapia shock che mobiliti energie e risorse straordinarie creando ottimismo reale senza limitarsi ad invocarlo o prescriverlo. Si tratta di creare direttamente lavoro (PRODUZIONE DI LAVORO A MEZZO DI LAVORO) per far ripartire la crescita; si tratta di ridurre la disoccupazione giovanile e quella femminile (quale spreco delle possibilità potenziali del Paese) intaccando il serbatoio di inattività (specie giovanile e femminile) che era un problema di fondo del Paese ancora prima della crisi. L’idea generale è quella di creare NUOVA DOMANDA (aumento dell’occupazione, del monte salari, dei consumi e degli investimenti) promuovendo, contemporaneamente, NUOVA OFFERTA (nuovi settori di attività economica, nuovi consumi collettivi, nuove professionalità, ecc.) per lo sviluppo futuro. Costruendo una politica che risponda ai bisogni sociali insoddisfatti, riduca le differenze territoriali, qualifichi le attività pubbliche, crei nuove attività economiche anche di mercato. Una politica contro la disuguaglianza al centro della quale sta la questione femminile e l’emergenza di quella giovanile. Non ci si dica che queste proposte sono impossibili. Tutte le volte che sono state attivate hanno funzionato. Si può citare il “New Deal” americano, il “Piano Beveridge” inglese, le politiche del centrosinistra dei primi anni ’60 (in buona parte sollecitate dal Piano del lavoro della CGIL del 1950), la legge per l’occupazione giovanile numero 285 del 1978. Ci si dica, piuttosto, perché non le si vuole fare." Continua... www.cgilimola.it/2016/09/scheda-piano
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it