24 agosto 2013

Economia: "Il disastro Italia"

Segnalo questi dati perchè gran parte della politica non racconta fino in fondo come stanno le cose. Da anni manipolano il consenso e si applicano delle strategie che favoriscono solo i poteri forti, che in tanti casi sono anche malavitosi oppure insolventi, e si strozzano i cittadini e le piccole/medie aziende. Da anni gran parte della politica ha scelto di contrastare a livello mediatico le organizzazioni sindacali che non erano allineate e che, sempre da anni, cercano di dire la verità fino in fondo ai lavoratori, studenti e pensionati. Siamo arrivati sull'orlo del baratro nonostante che gli stipendi dei lavoratori italiani sono al 26 posto della classifica mondiale, mentre siamo la seconda forza manifatturiera d'Europa e la settima nel Mondo. Inoltre è risaputo che il welfare e lo stato sociale italiano è tra i peggiori d'Europa, senza contare la quota investita per la scuola pubblica, i diritti, i fondi per i non autosufficienti, l'uguaglianza economica, ecc..ecc. Da anni è chiaro che non si dice fino in fondo chi ha contribuito alla costruzione di questo disastro economico che era possibile evitare solo se fossimo stati governati da persone rappresentative, oneste e con una visione collettiva.
Angelo Gentilini
- Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione;
- Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;
Debito pubblico: a giugno 2013 nuovo record a 2.075,71 miliardi di euro, dai 2.074,7 miliardi di maggio; oltre il 130% del Pil. Secondo le previsioni salirà al 130,8% del Pil nel primo trimestre 2014, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012.
- Deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%;
Disoccupazione: a giugno 2013 si attesta al 12,1%, dato peggiore dal 1977;
Disoccupazione giovanile: il tasso nel segmento 15-24anni a giugno 2013 e' salito al 39,1%, in crescita di 0,8 punti percentuali su maggio e di 4,6 punti su base annua;
- Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;
- Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;
Insolvenze bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi).
Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;
Pil: nel secondo trimestre il prodotto interno lordo dell'Italia ha subito una contrazione dello 0,2% dopo il -0,6% nei primi tre mesi dell'anno. Comparando il secondo trimestre del 2013 con gli stessi mesi dell'anno precedente il calo è -2,0% (fonte: Eurostat. S&P ha abbassato la sua previsione di crescita 2013 per l'Italia, a -1,9% rispetto al -1,4% previsto a marzo 2013 e al +0,5% stimato a dicembre 2011. Il Fmi ha tagliato le stime del pil Italia 2013 a -1,8%. Nel 2012 il Pil ha subito una contrazione di -2,4%;
Potere d'acquisto delle famiglie: -2,4% su base annua, -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;
- Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);
- Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;
Produzione industriale : crollata -17,8% negli ultimi dieci anni, su base annua è in calo -2%;
- Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi, 200 miliardi circa;
Sofferenze bancarie: a maggio 2013, secondo il rapporto Abi, le sofferenze lorde sono risultate pari ad oltre 135,7 miliardi di euro, 2,5 in più rispetto ad aprile 2013 (+22,4% annuo).
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Aggiornato: 19/8/2013, da fonte  Wall Street Italia.