13 febbraio 2012

Tutto incominciò dalla CNH di Imola

Iniziativa della Fiom-Cgil di Imola in calendario per mercoledi 15 febbraio alle ore 20,30 presso la Camera del Lavoro di Imola.
Non è nostra intenzione mollare sulle questioni legate alla democrazia e ai diritti e libertà sindacali sanciti dalla Costituzione Italiana. Inoltre l'eliminazione dell' art.18 è strumentale ed è una scelta strettamente politica e non economica. Ricordiamo che l'art 18 è parte dello Statuto dei lavoratori affermatosi nel 1970, dopo un periodo di durissime lotte. Allora l'Italia era al trentesimo posto della classifica mondiale dei paesi industrializzati e 20 anni dopo nonostante l'art 18 siamo passati al 6°-7° posto della classifica . In questi anni le aziende difronte a crisi di varia natura hanno potuto licenziare nel rispetto delle due leggi che regolano una i licenziamenti individuali ( la 604), l'altra quelli collettivi ( la 223). Servirebbe aprire un sereno confronto sulla redistribuzione della ricchezza e del lavoro e a tal proposito evidenziamo che nel 2008 in Germania si sono ridotti gli orari di lavoro anche fino a 24 ore settimanali e che a regime produttivo normale l'orario medio settimanale è di 36 ore a settimana. La Germania è un esempio di come si possano tenere quote di mercato senza alienare i diritti, gli stipendi ed il welfare ma puntando proprio sulla coesione e condivisione sociale, in effetti fù proprio lo Stato tedesco a sostenere nel 2008 la parte mancante delle retribuzioni dei lavoratori coinvolti in riduzioni di orario. E' anche risaputo che il potere di acquisto degli stipendi è fondamentale per tenere alta la domanda interna del mercato, in Italia più che altrove dato che l'80% della nostra economia è legata alla domanda interna. E facciamo presente che a fine anni 70 nelle retribuzioni dei lavoratori dipendenti andava il 74% del Pil e il debito pubblico era al 60%. Ora il debito è sopra al 120% nonostante che nelle retribuzioni dei lavoratori dipendenti venga redistribuito solo il 45% del Pil, perciò è evidente che le responsabilità stanno da un altra parte. Di questo e delle realtà che vivono dal vivo i lavoratori e lavoratrici ne vogliamo parlare insieme il 15 febbraio 2012 , saranno presenti lavoratori e Delegati sindacali del gruppo Fiat e concluderà i lavori Giorgio Airaudo, Responsabile Nazionale Fiom gruppo Fiat.
A. G.