10 febbraio 2012

LA GIUSTA LOTTA

Consiglio a tutte le Donne e gli Uomini giusti di leggere attentamente questo comunicato stampa perchè QUESTA E' LA REALTA'. Purtroppo sulla vicenda Fiat si registra una inadeguatezza della politica che evita di entrare nel merito delle questioni . Non si può riconoscere la COSTITUZIONE a spot e solo in parte.
La lotta della Fiom-Cgil è una battaglia giusta e non strettamente ideologica come tanta parte del mass media vuole far credere.
A. G.

Comunicato stampa FIOM-FERRARI
Dal 1° Gennaio 2012 alla Ferrari e in tutto il gruppo Fiat è entrato in vigore il contratto siglato da Fiat con Fim, Uilm ed altre sigle sindacali. La Fiom-Cgil non ha sottoscritto l'accordo perché peggiora le condizioni e sottomette i lavoratori alla volontà dell'azienda.
La Fiom, non firmando il contratto imposto dalla Fiat, non ha più diritto ai rappresentanti sindacali in azienda, non ha più diritto ai permessi sindacali, non ha la trattenuta sulla busta per gli iscritti, non ha più diritto all'utilizzo delle bacheche in azienda, non può richiedere assemblee sindacali. Il sindacato che non condivide il dettato della Fiat non è gradito e deve operare fuori dalla fabbrica!
Questa pratica autoritaria che sottomette al padrone i sindacati firmatari e i lavoratori è in corso anche alla Ferrari. Una pratica che risulta ancora più grave poichè in Ferrari, l'accordo Fiat, è stato bocciato non sola dalla Fiom (che su mandato dei lavoratori ha proclamato 40 ore di sciopero tra ottobre e dicembre 2011), ma anche dai rappresentanti di Fim e Uilm (alcuni dei quali hanno deciso per coerenza e
per protesta di non dare la disponibilità alla composizione della nuove RSA)
Oggi, la Ferrari applica un accordo respinto dalla RSU. Questo fatto è di una gravità senza precedenti. Come risulta grave che, a fronte di oltre il 20% di firme raccolte tra i lavoratori di tutto il gruppo, ancora non si da la possibilità ai dipendenti della Fiat di esprimersi con un referendum abrogativo sul contratto in vigore.
In Ferrari e in Fiat è in corso una gigantesca operazione autoritaria ai danni dei lavoratori che perdono i diritti sindacali e la possibilità di decidere sulle proprie condizioni appena varcano i cancelli della fabbrica.
E' necessario pertanto che le istituzioni locali facciano sentire la propria pressione su Ferrari.
Intanto, noi come delegati sindacali della Fiom in Ferrari (oggi non riconosciuti dall'azienda) abbiamo deciso ancora una volta di contrastare il piano Marchionne sostenendo le azioni legai che intraprenderà la Fiom, partecipando allo sciopero di 4 ore del 7 Febbraio proclamato dalla Fiom di Modena, sostenendo la manifestazione nazionale della Fiom dell'11 Febbraio a Roma, promuovendo le iniziative di lotta per contrastare la linea della Fiat e di assistenza a nostri iscritti davanti alle portinerie.
Inoltre, pur con tutti rischi e le difficoltà, abbiamo inviato una lettera alla Ferrari che rendiamo pubblica, in cui diffidiamo l'azienda dall’applicare il contratto fiat ai non iscritti ai sindacati firmatari. Una lettera con cui ribadiamo che la Fiom c'è, e che gli iscritti e delegati in Ferrari non si piegano.
Delegati sindacali Fiom-Ferrari