18 aprile 2011

PER FORTUNA CHE NON ERA CRISI

In Italia continua il massiccio ricorso alla Cassa Integrazione e in quanto a crescita con il 1,1% siamo il fanalino di coda tra i Paesi del G7, mentre si impenna la crescita della Germania. Nel primo trimestre del 2011 sono 233,4 milioni di ore il totale della Cig richiesta, nello stesso periodo nel 2010 sono state usate 299,7 milioni/ore. La preoccupazione cresce , dal punto di vista della tenuta occupazionale, se si considera l’aumento della Cassa Integrazione Straordinaria e in Deroga. Tale contesto crea insicurezza nelle persone e nelle famiglie che oggettivamente limitano i consumi creando una contrazione dei volumi dei beni, non strettamente necessari, pari a – 2,3%. In generale nel 2010 sono fallite 11.000 imprese, dal 2009 il + 20% e nel 2011 ogni giorno chiudono 30 imprese. I settori più colpiti sono l’industria, costruzioni, commercio e telecomunicazioni. Le piccole medie imprese sono quelle più in difficoltà , mentre tra le grandi stanno chiudendo “ in Italia” l’Indesit, la Bialetti, l’Omsa e in forte ridimensionamento la Cnh e tutto il Gruppo Fiat. Le Regioni con più fallimenti sono la Lombardia, Marche, Friuli e Veneto. Tra le città primeggia in negativo Milano, poi Treviso, Bergamo, Vicenza, Venezia e Brescia. Infine da un’indagine dell’Ires-Cgil si nota che nel 2009 si è abbassata la fascia generazionale che è coinvolta in infortuni e morti sul lavoro. In media sia per gli infortuni che per le morti 1 su 3 è un lavoratore sotto i 35 anni. Il totale degli infortuni 2009 è di 790.112, con 262.235 under 35, che sono stati 295 su 1.050 per le morti bianche. Le cause principali sono legate all’insicurezza che provoca stress, all’alternarsi dei periodi di lavoro con i periodi di Cig che abbassa le capacità manuali, al depennamento delle risorse per la formazione ed ancora alla carenza dei controlli, specie in direzione degli appalti e sub/appalti. Dopo oltre 3 anni dal rogo della Thyssen arriva la sentenza del Tribunale di Torino che condanna i Dirigenti da 16,5 a 10 anni di reclusione. E’ la prima volta che si condanna pesantemente dei Dirigenti e Manager che non sostenevano i necessari interventi sulla sicurezza degli impianti perché la Thyssen doveva trasferire le produzioni da Torino a Terni, allora massimo sfruttamento degli impianti e degli uomini fino alla fine. ALLA LINEA 5 MORIRONO 7 LAVORATORI…… Altri dati in aumento sono la disoccupazione giovanile al 30% e quella femminile al 50% e le modalità di assunzione per i giovani, all’80% sono contratti precari… QUANDO FINIRA’ la CRISI ??? Chiaro che senza una Governance Mondiale dei processi economici è quasi impossibile fare previsioni. Un passo in avanti starebbe nel definire e nell’unire , “ almeno”, le politiche economiche-industriali dell’EUROPA, Germania permettendo.