21 maggio 2010

SERVE più UGUAGLIANZA

I salari Italiani sono al 23° posto nella classifica dei Paesi OCSE. L’analisi dell’Organizzazione Cooperazione Sviluppo Economico ha riconfermato che siamo sotto del 16,5% rispetto alla media dei 30 Paesi aderenti . Questo dato chiarisce che è indispensabile sostenere i redditi dei Lavoratori per mantenere attiva la domanda interna ed evitare l’allargamento della crisi e che per risanare il debito pubblico sarebbe meglio puntare sul massimo rigore sulla lotta all’evasione. Come spiega Susanna Camusso della CGIL: “abbiamo 100/120 miliardi di euro di evasione e 60 di corruzione accertati dalla Corte dei Conti. Il totale fa 4 Finanziarie pesanti, direi che si potrebbe partire da qui”.
L’Italia è sempre più spaccata in due, la crisi ha ACCRESCIUTO le DISEGUAGLIANZE. Il 10% delle famiglie più ricche, pari a 2.380.000 , possiede il 44,5% della ricchezza complessiva. Vale a dire che ogni famiglia, di quel 10% , possiede 1.547.750 euro , per un totale di gruppo uguale a 3.686 Miliardi di euro… Mentre il 50% delle famiglie del ceto basso detiene il 9,8 % della ricchezza complessiva. Questo gruppo è composto da 11.908.000 famiglie che in media possiedono 68.171 euro cadauna. Inoltre l’11,3 % delle famiglie Italiane residenti sono a rischio povertà. A volte si tratta anche di lavoro nero, mal pagato e di sfruttamento. Su questo versante, da dati ISTAT, i Lavoratori Italiani non regolari, senza contratto, in nero, senza garanzie e contribuzione sociale e perciò con un futuro difficile sono 2.966.000, sembra impossibile ma questi sono i dati ufficiali… Per correttezza va rimarcato che progressivamente anche il 30 % delle famiglie del ceto medio Italiano, in proporzione si sta impoverendo. Altro dato che implica una riflessione sono i 600.000 euro che, stipendio dopo stipendio, un Lavoratore Italiano in media percepisce in 40 anni lavorativi. La riflessione sta proprio su questa cifra che altri guadagnano in un anno di lavoro e alcuni, troppi per il mio modo di pensarla, addirittura in un mese di duro e sudato impegno, a sentir loro…!!! Nell’ultimo trimestre il PIL Italiano è cresciuto del 0,5 % , a fronte di un’inflazione del 1,4 % e la ripresa sarà lenta e con forti dolori occupazionali. Per questo, per superare la crisi, è nel giusto la CGIL proponendo un’imposta aggiuntiva di solidarietà sulle grandi ricchezze superiori agli 800.000 euro. Un importante osservatore e studioso del mondo del Lavoro come Luciano Gallino, ci avverte che se non si ridimensiona la speculazione finanziaria ci complicheremo ancor di più la vita. La buona finanza è quella che investe e sostiene il Lavoro e non sulla speculazione che crea l’economia di carta. IL LAVORO E’ L’ECONOMIA REALE… Sul sostegno alle famiglie, Gallino consiglia il reddito di solidarietà, che esiste in Francia e funziona bene.
Precedentemente ho parlato di Loretta Napoleoni e delle sue analisi sullo sviluppo legate alle teorie Marxiste. Ora un altro grande Intellettuale Italiano, Eugenio Scalfari, invita a rileggere con mentalità liberale Karl Marx: “Perché capì il Capitalismo con i suoi conflitti sociali, ma non ebbe colpa per i Regimi nati in suo nome”.
Vuoi vedere che…!!!!! Fisco, evasione, elusione, corruzione, speculazione, Lavoro, Solidarietà, Redistribuzione, UGUAGLIANZA… Si deve e si può fare meglio e di più…
Fanno pensare le parole di Mariarca Terraciano: “Mi salasserò finchè non verrà accreditato il mio stipendio. Doveva arrivare il 27 e invece non ho trovato nulla. Secondo Me lo stipendio è un DIRITTO della PERSONA. IO HO LAVORATO E PRETENDO I MIEI SOLDI”…
Chi li ha, sostiene che i soldi non danno la felicità assoluta… Ma Noi sappiamo che AIUTANO, specialmente quando uno stipendio ha una famiglia da sostenere e dei figli da crescere, con un mutuo da pagare…
Un forte abbraccio alle DONNE e agli UOMINI della CGIL che credono e promuovono l’UGUAGLIANZA.
PS: Non Vogliamo Appropriarci questo GRANDE VALORE, per questo speriamo di CONDIVIDERLO con UN FRONTE SEMPRE PIU’ AMPIO…
La STORIA INSEGNA… La STORIA CI DEVE ILLUMINARE…
Imola, 100° anno di Andrea Costa.