Le nascite che mancano oggi sono i lavoratori che mancheranno domani. Senza lavoro e lavoratori non ci sono salari, senza salari non ci sono contributi, senza contributi non ci sono pensioni.
Il sistema pensionistico italiano vive per un patto di solidarietà sostenibile tra le generazioni che si sta incrinando perché il domani è in grande difficoltà.
A partire dall' implementazione della democrazia partecipativa, la via d'uscita esiste, ed è evidente: più occupazione giovanile, più inclusione femminile, salari adeguati, servizi compatibili con i tempi di lavoro e di vita delle persone e delle famiglie.
Dove le donne lavorano di più e meglio, nascono più figli. Dove i giovani entrano prima nel lavoro, anche con meno precariato, cresce la base contributiva. È il buon lavoro che rende possibile il futuro e la sostenibilità di creare una famiglia.
Ma tutto questo e altro, come l'invecchiamento, la non autosufficienza, la crescita dei disturbi cognitivi di giovani e anziani, abbisogna di diverse scelte politiche, dove il bene sociale collettivo è la priorità per tutti. Scelte che inevitabilmente passano anche attraverso delle politiche di PACE, contrasto allo sfruttamento e piena fratellanza tra le generazioni e le popolazioni.
L'odio e le guerre sono distruzione, perciò dobbiamo investire sull'amore che genera in ognuno di noi, giovani, donne, uomini, anziani, una grande forza costruttiva.
Buona giornata AG. (Angelo Gentilini)
