1884- NEGLI STATI UNITI VENNE DECISO CHE DAL 1° MAGGIO DEL 1886 NON AVREBBERO PIU' ACCETTATO DI LAVORARE PER PIU' DI OTTO ORE AL GIORNO
1886- IL 1° MAGGIO CADEVA DI SABATO, NORMALE GIORNATA DI LAVORO, IN AMERICA SI FERMARONO 400.000 PERSONE, CI FURONO SCONTRI ANCHE NEI GIORNI SUCCESSIVI AL 1° MAGGIO CON NUMEROSI MORTI E FERITI
1889- A PARIGI VENNE DECISO DI ORGANIZZARE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE MONDIALE IN CUI I LAVORATORI AVREBBERO CHIESTO ALLE PUBBLICHE AUTORITA' DI RIDURRE PER LEGGE L'ORARIO DI LAVORO A OTTO ORE. COME DATA DELLA MANIFESTAZIONE VENNE DECISO IL 1° MAGGIO DELL'ANNO SUCCESSIVO PER IL VALORE SIMBOLICO DELLA DATA
1890- IN TUTTA ITALIA LE MANIFESTAZIONI DEL 1° MAGGIO FURONO NUMEROSE E PARTECIPATE. VISTA LA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE SI DECISE DI RINNOVARE LA COSA ANCHE PER L'ANNO SUCCESSIVO
1891- NASCE LA TRADIZIONE del 1° MAGGIO - LA MANIFESTAZIONE RIUSCI' NUOVAMENTE RADICANDOSI NELLA COSCIENZA DEI LAVORATORI. NELL'AGOSTO DELLO STESSO ANNO IL II CONGRESSO DELL'INTERNAZIONALE, A BRUXELLES, ASSUNSE LA DECISIONE DI RENDERE PERMANENTE LA RICORRENZA.
In Italia durante il fascismo:
Durante il ventennio fascista, a partire dal 1924, la celebrazione fu anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma, divenendo per la prima volta giorno festivo con la denominazione "Natale di Roma – Festa del lavoro". Fu poi riportata al "primo maggio" dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945, mantenendo lo status di giorno festivo.
Angelo Gentilini