Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil ribadiscono la richiesta a Governo e Parlamento di inserire nella manovra di bilancio e nei prossimi provvedimenti legislativi anche misure a favore dei pensionati e degli anziani.
“Siamo consapevoli della gravità del momento e della necessità di un Patto per il Paese che unisca lavoratori e pensionati, giovani e anziani – affermano i Segretari generali di Spi, Fnp, Uilp, Ivan Pedretti, Piero Ragazzini, Carmelo Barbagallo – e siamo convinti che interventi a favore dei pensionati siano necessari e urgenti: per ragioni di equità sociale; perché deve essere riconosciuto il fondamentale ruolo economico e sociale svolto dalle persone anziane; perché restituire potere d’acquisto a lavoratori e pensionati è indispensabile per far ripartire il Paese alla fine dell’emergenza sanitaria; perché le persone più fragili, sole, non autosufficienti non sono scarti e devono essere tutelate e curate”.
Spi, Fnp, Uilp chiedono una legge quadro nazionale per la non autosufficienza, che assicuri servizi e sostegni uniformi e adeguati in tutto il Paese. Ritengono poi necessaria una profonda riforma delle Strutture residenziali socio sanitarie per anziani: strutture più piccole e integrate nel territorio; maggiori controlli; forme di residenzialità alternativa; potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata per consentire alle persone di restare nelle proprie case. Una riforma da inserire in un più vasto progetto di rilancio del Servizio sanitario nazionale. Inoltre chiedono la riduzione della pressione fiscale anche sui pensionati, che oggi pagano più tasse di tutti i pensionati europei, e l’ampliamento della platea dei beneficiari della Quattordicesima: pensionati con anni di lavoro e di contributi alle spalle hanno il diritto di recuperare parte del potere d’acquisto perso negli anni.
Spi, Fnp, Uilp ribadiscono la loro piena solidarietà a tutti i lavoratori che si stanno mobilitando per i rinnovi dei contratti. Parteciperanno a tutte le forme di mobilitazione indette dalle Confederazioni e si riservano di valutare proprie iniziative di mobilitazione, nel rispetto delle misure di sicurezza, dei protocolli e delle regole.
Angelo Gentilini, da info www.spicgil.it