19 febbraio 2019

La chiusura ai camion nell' E45 mette in crisi diversi territori.

Da San Giustino a Verghereto ci sono appena 40 chilometri. Eppure, in un tratto così breve si attraversano tre regioni: Umbria, Toscana ed Emilia Romagna. Qui i dialetti cambiano di continuo, anche perché le montagne separano i territori, dalla Valle del Tevere a quella del Savio. A unirli c'è una superstrada, la più lunga d'Italia, la E45, anche nota con il nome di strada statale 3 bis Tiberina. Un'arteria fondamentale, non solo per la mobilità delle persone, ma per l'economia di questi territori, nei quali esiste (e resiste) un importante sistema manifatturiero. Lo scorso 16 gennaio un giudice del tribunale di Arezzo ha deciso il sequestro e la chiusura di un tratto della E45, considerato non sicuro: il viadotto Puleto, nei pressi di Valsavignone, al confine tra Toscana ed Emilia Romagna. La chiusura di questo tratto, in mancanza di una viabilità secondaria, ha di fatto reso inutilizzabile tutta la parte nord della superstrada. L'effetto per i territori coinvolti è stato ed è pesantissimo, perché quell'arteria è di fatto l'unica via percorribile per ricongiungersi agli assi autostradali. Dopo un mese di chiusura totale, la scorsa settimana il giudice ha autorizzato la riapertura parziale, per il solo traffico leggero. Ma ai camion, quindi alle merci, la strada resta interdetta. Noi di Rassegna siamo andati a raccogliere le testimonianze di alcuni lavoratori di aziende che sono proprio sulla E45 e che stanno subendo le conseguenze di questa vera e propria emergenza infrastrutturale. Il nostro percorso comincia a Pierantonio (Molini Popolari Riuniti) nel comune di Umbertide (Pg), poi al distributore Eni all'altezza di Città di Castello (Pg) e alla Tratos azienda che produce cavi per la fibra ottica di Pieve Santo Stefano (Ar). Infine  l'ultima tappa del percorso ci porta a Bagno di Romagna (Fc), località che può vantare importanti flussi turistici grazie alle sue antiche terme.
Clicca il link per ascoltare le testimonianze: rassegna.it/e45-quell'italia-tagliata-fuori
Toninelli sul viadotto: le auto, come detto, ora possono di nuovo passare, ma rispettando un limite di 40 chilometri orari e su un'unica corsia. Su una piazzola proprio lungo il viadotto il ministro Danilo Toninelli, arrivato per incontrare i sindaci dei comuni rimasti isolati dopo la chiusura, ha assicurato tempi ridotti (un mese) per la riapertura totale del tratto. Clicca il link per leggere tutto: rassegna.it/ e45-quell'italia-tagliata-fuori 
Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it