14 febbraio 2019

Bufale contro la Cgil, e c'è chi ci crede e rilancia!!!

Come si delegittima un avversario? Da sempre con la calunnia che nell’era dei social viaggia sul web. Come si delegittima quindi un sindacato che ha riempito piazza San Giovanni rivendicando la forza e l’autorevolezza per confrontarsi con il governo? In tanti modi, ma di sicuro la calunnia via social è tanto più efficace perché difficilmente controllabile. Lo sa bene l’ex segretario generale della Cgil Susanna Camusso che – nelle ore della manifestazione – ha constatato l’anomalo moltiplicarsi di falsi follower su twitter e di attacchi mirati sulla sua pensione, lei che in pensione non è. Interessante è la tempistica di questi attacchi. Quello sulla pensione stratosferica di Camusso era già partito una prima volta a ridosso del congresso della Cgil, nel momento del passaggio di testimone a Maurizio Landini. In quei giorni su Facebook si moltiplicavano i post che davano per l’ex segretario generale una pensione dorata. Bufale con performance da capogiro in termini di visualizzazioni, commenti e soprattutto condivisioni. Possibile, ci chiediamo noi, che così tanta gente creda a una notizia così palesemente falsa, pur potendo scoprire con due click l'ammontare di quella retribuzione che da tempo è online e negli anni è stata pubblicata da qualsiasi sito di informazione? Sì, è possibile, perché la notizia è verosimile..... Il resto lo ha fatto il risentimento sociale alimentato da inchieste giornalistiche che hanno fatto emergere casi di dirigenti sindacali che, forzando le norme e i mancati controlli da parte dell’Inps, si sono garantiti lauti vantaggi personali. Al cittadino medio, però, non importa che nessuno di questi casi abbia visto coinvolta la Cgil. Se risentimento è, non ragiona e non opera distinguo..... Nelle stesse ore, alimentata da esponenti di governo, è riemersa sulla stampa mainstream, come sui social, la polemica sulle presunte pensioni d’oro dei sindacalisti. A poco serve ribadire che ai rappresentanti dei lavoratori viene applicato il medesimo regime previdenziale di qualunque altro lavoratore. Non serve, non appare credibile. Per la manifestazione del 9 febbraio, la deputata grillina Vittoria Baldino ha fatto di meglio, andando per talk show e sul web a dire che i lavoratori sono stati “costretti” a manifestare. Con un’abilissima mossa ha poi realizzato un filmato diffuso sulla sua pagina Facebook nel quale la si vede chiacchierare con i manifestanti – ma non si sente l’audio del loro dialogare – mentre racconta come quei lavoratori non siano in contrasto col governo o con il Movimento 5 stelle, ma si trovino lì solo perché glielo ha chiesto il sindacato. Anche in questo caso si tratta di una bufala che affonda la sua verosimiglianza nelle immagini senza audio......
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Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it