11 novembre 2017

DALLA PARTE DEI BAMBINI

Apprendiamo dalla Stampa di oggi che nel Comune di Montevarchi, la Sindaca ha deciso di lasciare a "pane e olio" i bambini i cui genitori non sono in regola con il pagamento della mensa scolastica. Va aggiunto, per correttezza di informazione, che il primo cittadino, in quella che ha definito “la lotta ai furbetti”, aveva anche proposto che fossero collocati in un tavolo a parte. Le dichiarazioni rilasciate dalla Sindaca e le motivazioni addotte non giustificano in alcun modo l'umiliazione che questi bambini sono costretti a subireNon è la prima volta che qualche Sindaco o qualche Dirigente scolastico adotta misure di questo genere, ed il timore più grande, in un Paese che non riesce a dare risposte all'aumento della povertà ed alla diminuzione di opportunità lavorative per i suoi cittadini, un Paese in cui un terzo della popolazione ha smesso di curarsi perchè non se lo può permettere, è l'indifferenza diffusa. Crediamo che i valori di solidarietà e di diritto sui quali è fondata la nostra Costituzione, non possano essere messi in discussione da chi avrebbe innanzitutto il compito di promuoverli e farli rispettare. Vorremmo insegnare ai futuri cittadini del nostro Paese, che l'ingiustizia subita da uno solo deve fare indignare tutti, che i più deboli vadano supportati, accolti, aiutati. Vorremmo che si parlasse prima di tutto del "Diritto del Bambino" per questo chiediamo che alle dichiarazioni di sdegno di alcune forze politiche e della Ministra Fedeli seguano urgentemente i fatti. Quello a cui assistiamo sempre più frequentemente è un paradosso: le mense scolastiche infatti furono organizzate nelle scuole elementari con l'obiettivo di aiutare i bambini delle famiglie meno agiate garantendogli così almeno un pasto sano e nutriente al giorno; oggi il servizio seppur si sia esteso e consolidato, in alcune realtà come il comune di Montevarchi ha perso la sua finalità originaria escludendo proprio quei bambini provenienti da famiglie meno agiate. 
Riteniamo dunque che pensare di “punire” quelli che la Sindaca ha chiamato i "furbi" intervenendo sul pasto dei bambini, sia il messaggio peggiore che il sistema pubblico potesse dareAlle famiglie umiliate, a tutti i bambini di quella scuola, costretti loro malgrado a convivere con una ingiustizia di simili proporzioni, va tutta la nostra solidarietà ed il nostro appoggio. E' urgente fermare queste azioni e dare regole al sistema della refezione scolastica che ne garantisca l'universalità e la qualità del servizio, anche questo messo a dura prova dai tagli agli Enti Locali. 
Noi siamo con i bambini, con le loro famiglie umiliate e non li lasceremo soli. (10 novembre 2017, CGIL EMILIA ROMAGNA)
Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.