29 novembre 2016

La proposta Cgil per il futuro del Paese.

BOLOGNA - "L'attivo dei quadri e delegati della Camera del lavoro metropolitana al Teatro Comunale rilancia la centralità della Carta dei diritti e dei contratti nazionali". 
Maurizio Lunghi: "L’esempio negativo arriva dal governo, il datore di lavoro più importante". 
Susanna Camusso: “Non è vero che nessuno ha una proposta in campo per il futuro del Paese. Noi ce l'abbiamo, è depositata in Parlamento con un milione e duecentomila firme a legittimarla, e vorremmo che il Parlamento ne iniziasse a parlare il prima possibile, ed è da qui che partiremo il prossimo 5 dicembre”.
Maurizio Landini: " Il contratto metalmeccanici riafferma il valore generale” di questo genere di intese “dopo un anno di trattative e venti ore di sciopero, partendo con piattaforme sindacali diverse, e avendo alle spalle due contratti separati”. Maria Grazia Gabrielli: “A risultati importanti ci si arriva se riusciamo a introdurre nuove tutele e a conservare le vecchie”. Serena Sorrentino: "Anche nel pubblico la logica è esattamente quella di scaricare la pesante situazione economica su chi lavora, in uno scambio perverso fra diritti e contrattazione”. 
Stefano Zanolli e Massimo Cestaro, della Slc, hanno evidenziato le difficoltà dei lavoratori dello spettacolo e l'importanza del valore dell'arte e della cultura. 
La tavola rotonda è stata coordinata dal segretario regionale dell'Emilia-Romagna Vincenzo Colla. 
Il finale con le note di "Bella Ciao" dei Modena City Ramblers per ribadire insieme dal palco che: 
“Inizia la settimana in cui dovremo affermare che la libertà di voto è un diritto a cui non vogliamo rinunciare”. 
Anzi: “Dal 5 dicembre iniziamo a lavorare per portare a votare 25 milioni di lavoratrici e lavoratori sui tre referendum proposti con la Carta universale, il prossimo anno”. 
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Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it