Nel 1965 fu scelto come azzurro dal commissario tecnico Rimedio sia per il Tour de l'Avenir dove vince una tappa, sia per il campionato del mondo di Lasarte in Spagna dove conquistò la medaglia di bronzo, l'oro andò al francese Jacques Botherel e l'argento allo spagnolo José Manuel Lasa. Sempre nel 1965 nel Giro delle Antiche Romagne, vinto da Claudio Michelotto, Battista dopo esser stato leader della classifica generale per alcune tappe alla fine si piazzò al secondo posto e nel contempo risultò anche il miglior scalatore. Uno straordinario 1965 in cui venne premiato dal Panathlon Club di Ravenna come miglior atleta dell'anno e in generale fu uno dei migliori dilettanti del panorama nazionale.
Nel 1966 Battista è professionista con la Salvarani di Luciano Pezzi e poi nei due anni successivi con la Germanvox-Vega, ma non riuscì ad emergere al meglio e alla pari del suo incontestabile valore atletico. Il suo miglior risultato fu un secondo posto, ma alcuni hanno sempre detto che avesse vinto lui, nella Sassari-Cagliari del 1966 dove fino all'ultimo contrastò in volata la vittoria a Rik Van Looy, un grandissimo campione del ciclismo professionistico dal 1954 al 1970 che nel gruppo era soprannominato "Imperatore di Herentals".
Angelo Gentilini