La campagna vaccinale non può fallire: preoccupazioni e richieste dei sindacati pensionati dell'Emilia Romagna.
Spi-Cgil -Fnp-Cisl Uilp-Uil E.R.: “Coinvolgere i medici di famiglia, estendere la produzione”.
In Italia, come nel resto d’Europa, stiamo vivendo una fase di forte preoccupazione rispetto alla disponibilità di vaccini contro il Covid-19. I sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP emiliano-romagnoli condividono il giudizio negativo sul rallentamento della produzione, già espresso anche dall’Unione Europea, e auspicano che a breve siano trovate modalità di produzione diversificate, che includano possibili linee produttive direttamente in Italia.
È inaccettabile, a fronte di un bilancio così pesante sul piano della salute oltre che su quello economico, che la seconda fase della vaccinazione sia messa in difficoltà a causa di problemi di produzione e di distribuzione dei vaccini. Va assolutamente garantita la regolarità del piano vaccinale per tutta la popolazione, a partire dagli over-80, che rappresentano una percentuale elevatissima di vittime. Queste incertezze sulla fornitura di vaccini contro il Covid-19 impongono anche in Emilia-Romagna di pensare da subito a una rete vaccinale molto capillare, soprattutto in vista della seconda fase di vaccinazione. Una sollecitazione forte arriva dai sindacati dei pensionati, da sempre interlocutori della Regione e degli enti locali sulle questioni legate alla popolazione anziana: è necessario coinvolgere in modo certo i medici di famiglia, sullo stesso modello che è alla base del sistema di vaccinazione anti-influenzale.........
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Angelo Gentilini, da info Spi-Cgil -Fnp-Cisl Uilp-Uil Emilia Romagna.