24 gennaio 2020

Regione Emilia Romagna in pillole.

  • Rischio di povertà:14,2% (in Italia 27,3%, Europa 21,0%);
  • Abbandono scolastico: 11% (Italia 14,5%, Europa 10,6%);
  • Tasso occupazione: 74,4% (Italia 63%, Europa 73,1%);
  • Occupazione femminile: 66,9% ( Italia 53,1%, Europa 67,4%);
  • Sanità: 107 Case della salute attive; 14 Ospedali di comunità;
  • Servizi per l'infanzia: bambini al nido 25,3% (Italia 13%);
  • Non autosufficienza: Fondo regionale 464,2 milioni nel 2019;
  • Domiciliarità: 18.000 assistiti, 9.000 assegni di cura; 2.680 con contributo badanti, 6.200 dimissioni protette, 2.900 ricoveri di sollievo, 8.350 pasti, trasporti...= 47.130 in totale;
  • Residenze per anziani: 338 strutture hanno ospitato 25.985 anziani;
  • Centri diurni: 3.037 posti con 5.515 ospiti;
  • Interventi di sostegno: oltre 44.000 fruitori anziani;
  • Volontariato: 2.581.760 ore, 6.486.700 chilometri (dato Auser). 
Queste sono alcune pillole della Regione Emilia Romagna, ed evidenziano che anche se non tutto fila a gonfie vele ci sono tante situazioni che vanno meglio che da altre parti, anche considerando il contesto, oltre decennale, della pesante e strutturale crisi economica e del lavoro italiano e mondiale. Ed è bene ricordare che nel bel mezzo di questa crisi una grande parte del territorio emiliano è stato flagellato, a maggio 2012, da due eventi sismici di enorme portata che mise in crisi degli interi distretti industriali, oltre ad un totale di 27 vittime. 
Angelo Gentilini, da info www.spier.it/passaparola