12 luglio 2013

Pensioni d'oro e...Pensioni di latta

Ecco come si materializza la giustizia di classe al contrario. Il taglio alle pensioni sopra i novantamila euro è illegittimo. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con una sentenza che ha lasciato esterrefatti. Mentre i tagli effettuati alle pensioni dei poveri cristi è legittimo. L’Inps nelle settimane scorse ha calcolato quanto risparmierà con i tagli decisi dalla legge Fornero. “ Tra il 2012 e il 2021 la riforma Fornero, afferma l’Inps, darà 80 miliardi di euro di risparmi rispetto alle normative precedenti”. Una vera e propria patrimoniale sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati!!! Per fare questi tagli sono state modificate in corsa le regole del gioco. E’ stata bloccata la rivalutazione annuale delle pensioni e sono state cambiate le regole del pensionamento che hanno prodotto, tra l’altro, l’immane disastro degli esodati. Rammento che un recente studio della Cgil ha definito che se si portano 100.000 pensionati d’oro ad un tetto mensile di 6.000 euro si recuperano 7 miliardi di euro all’anno, 70 fino al 2021.  E’ giusto chiedersi allora: perché tagliare le pensioni d’oro è incostituzionale, mentre tagliare le pensioni normali non lo è? La Corte costituzionale ha spiegato che il prelievo sulle pensioni sopra i novantamila euro discrimina una sola categoria di pensionati!!! E’ il secondo provvedimento che fa questa fine. Prima dei pensionati d’oro la Corte aveva salvato i super stipendi dei burocrati. Il motivo è sempre lo stesso: “ le leggi sono sbagliate”. Ma allora sorge un dubbio. Le leggi le sbagliano apposta? E perché con i pensionati normali usano l’accetta e non si sbagliano mai? 
Angelo Gentilini da info LiberEtà Spi-Cgil